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GIANMARCO ABBADESSA

Gianmarco Abbadessa è un giovane neurologo e dottorando in Neuroscienze all’università della Campania Luigi Vanvitelli. Attualmente ricopre il ruolo di coordinatore della Sezione Italiana giovani Neurologi (parte della Società Italiana di neurologia). Si occupa di ricerca in neuroimmunologia clinica e sperimentale. Ha completato il programma di specializzazione in Neurologia nel 2021 presso l’Università Vanvitelli con una tesi volta a identificare gli effetti degli anticorpi monoclonali anti-CD20 sul sistema immunitario dei pazienti affetti da Sclerosi Multipla. Attualmente lavora presso l’Imperial College di Londra a un progetto che esplora le basi genetiche della neuroinfiammazione nella Sclerosi Multipla.

TIZIANA CARANDINI

Lavora come Dirigente Medico presso l’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano dal 2015 dove si è da sempre occupata di sclerosi multipla e malattie demielinizzanti del sistema nervoso centrale. Coniuga l’attività clinica neurologica con l’interesse per la ricerca, soprattutto nel campo della risonanza magnetica e dei biomarcatori sierici e liquorali. Appassionata di viaggi e sport, nel tempo libero la potete trovare da qualche parte in montagna, immersa nella lettura di un libro o a testare nuove ricette.

SEBASTIANO CRISAFULLI

Laureato presso L’Università degli Studi di Milano in Medicina e Chirurgia, mi sono successivamente specializzato in Neurologia con votazione massima e lode presso l’Università Sapienza di Roma. Nei miei anni presso il Policlinico Umberto I ho avuto l’opportunità di conoscere e gestire un ampio spettro di patologie neurologiche, dalle più comuni ad altre più rare, complicanze neurologiche di altre patologie. Nel mio percorso è centrale l’interesse sia per l’attività clinica che di ricerca (sia clinica e incentrata sulle necessità del paziente, che di base/molecolare), partendo da corsi specifici durante il corso di laurea alla tesi di laurea incentrati sulle neuroscienze. Durante il percorso di specializzazione, e grazie alla mia passione per l’immunologia, ho iniziato ad occuparmi in maniera prevalente di patologie autoimmuni e/o immunomediate quali sclerosi multipla e altre patologie affini, approfondendo sia l’uso di trattamenti già consolidati che l’uso di trattamenti innovativi. Ho svolto l’ultima parte della specializzazione presso l’Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano, ampliando le mie conoscenze in campo neuro- immunologico e affiancando l’attività clinica alla ricerca sia in laboratorio che nella sperimentazione di nuovi farmaci e trattamenti. Attualmente proseguo la mia attività soprattutto in ambito neuro-immunologico presso l’Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano.

STEFANO GELIBTER

Mi chiamo Stefano Gelibter, ho 33 anni e ormai da tre anni lavoro come Neurologo. Ho iniziato la mia formazione a Roma, presso l’Università Tor Vergata, dove mi sono presto avvicinato alle Neuroscienze. È iniziato tutto con l’esame di fisiologia. Le lezioni di neurofisiologia, il manuale di Eric Kandel: dal potenziale d’azione ai labirintici studi sulle basi biologiche delle funzioni psichiche superiori. È stato un confronto vertiginoso, caratterizzato da una meraviglia spaesante: mi sembrava di confrontarmi con dei limiti quasi invalicabili del sapere umano. Una sensazione che posso provare a descrivere solo rubando un verbo alla filosofia greca, in particolare ad Aristotele: diaporèo, lo smarrimento, il dubbio di fronte a qualcosa che sembra privo di soluzione e al contempo la volontà di affrontarlo e provare a chiarirlo. Gli anni sono passati e quella sensazione si è trasformata progressivamente in qualcosa di più concreto: voler fare ricerca scientifica. Ho fatto quindi la mia tesi di laurea studiando i comportamenti depressivi in un modello animale di Sclerosi Multipla. Mi sono poi trasferito a Milano, dove ho frequentato la scuola di specializzazione in Neurologia dell’Università-Vita Salute San Raffaele. Sono stati quattro anni impegnativi, da molteplici punti di vista. Ho continuato a polarizzare la mia formazione nell’ambito della Neuroimmunologia, terreno di frontiera dove si incontrano il sistema immunitario e quello nervoso. Ho fatto ricerca sulla neurofisiologia delle persone con sclerosi multipla e sul ruolo delle vescicole extracellulari nelle malattie infiammatorie del sistema nervoso centrale. Sono cresciuto molto da un punto di vista scientifico, ma ancora di più ho capito che la sola ricerca non mi sarebbe bastata. Dal laboratorio, mi sono trovato catapultato nelle umanissime vicende delle persone che convivono con malattie croniche, principalmente la sclerosi multipla e lo spettro della neuromielite ottica. Ho capito che volevo esserci, non solo con la cultura scientifica ma anche con il sorriso. Ho imparato ad ascoltare i vissuti delle persone con queste malattie, capendo come la dicotomia tra mente e corpo di cartesiana memoria sia un costrutto artificioso. Questa esperienza mi ha portato a voler avere un altro punto di vista sulle vicende umane, mi sono pertanto iscritto al corso di Laurea Magistrale in Scienze Antropologiche ed Etnologiche presso l’Università Bicocca di Milano. I miei passi successivi, transitando per un’esperienza all’Ospedale Civile di Voghera, mi hanno condotto all’Ospedale Niguarda di Milano dove lavoro dal 2022, occupandomi principalmente di Neuroimmunologia del Sistema Nervoso Centrale.

LUIGI LAVORGNA

Chair Gruppo Digitale Società Italiana di Neurologia (SIN) @neurluilav Neurologo dell’AOU – Università della Campania “Luigi Vanvitelli”. Fondatore, nel 2012, del primo social network interamente dedicato alla Sclerosi Multipla. Scarica il curriculum completo.     

MONICA MARGONI

Nel 2012 consegue la laurea in Medicina e Chirurgia all’Università di Padova, ateneo dove nel 2018 si specializza in Neurologia. Durante tale periodo svolge attività clinica e di ricerca, occupandosi in particolare di sclerosi multipla e di altre malattie demielinizzanti. Frequenta, inoltre, in qualità di Visiting Researcher, il laboratorio di Neuroimmagini del Mount Sinai Hospital di New York, dove si focalizza su tecniche avanzate di risonanza magnetica per lo studio dei meccanismi di progressione della sclerosi multipla. Nel 2022 ottiene il Dottorato di Ricerca in Neuroscience (PhD) all’Università di Padova. Durante tale periodo la sua attività di ricerca si focalizza sull’applicazione della risonanza magnetica nella sclerosi multipla, in particolare nelle forme ad esordio pediatrico, per definire meglio i substrati fisiopatologici, i meccanismi che portano al progressivo accumulo di disabilità fisica irreversibile e deterioramento cognitivo e per monitorare le risposte al trattamento. Frequenta, infine, in qualità di ECTRIMS/MAGNIMS Fellow la Neuroimaging Research Unit dell’Ospedale San Raffaele di Milano. All’attività di ricerca ha sempre affiancato attività clinica; attualmente svolge attività di Neurologo presso l’Unità Operativa di Neurologia e Neuroriabilitazione dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano. Si occupa del trattamento di patologie quali sclerosi multipla ed altre malattie infiammatorie del sistema nervoso centrale. È autore di articoli peer-review su riviste indicizzate. Partecipa attivamente a congressi di settore. È membro di diverse società scientifiche e svolge regolarmente attività di referee per riviste del settore.  

STEFANO MASCIOCCHI

Stefano Masciocchi si è formato presso l’Università dell’Insubria e di Brescia conseguendo la specializzazione in Neurologia nel 2021. Durante il periodo della formazione specialistica ha eseguito due internship di Laboratorio presso l’Ospedale San Raffaele di Milano e la Fondazione Mondino di Pavia sotto la supervisione rispettivamente del Prof. Roberto Furlan e del Dott. Matteo Gastaldi prevalentemente incentrate sullo studio di biomarcatori e la detezione di autoanticorpi contro antigeni conformazioni in malattie neuroimmunologiche rare. Successivamente ha iniziato il Dottorato di ricerca presso l’Università di Pavia sotto la supervisione del suo mentore, il dottor Matteo Gastaldi, focalizzandosi sullo studio di nuovi target antigienici in malattie demielinizzanti del sistema nervoso centrale. Nel 2022 ha trascorso 6 mesi presso il laboratorio di neuroimmunologia del John Radcliffe Hospital (Università di Oxford) sotto la supervisione del Prof. S. Irani, un laboratorio leader nella ricerca di anticorpi conformazioni in patologie neurologiche. Attualmente svolge la sua attività clinica e di ricerca presso l’Unità di Ricerca in Neuroimmunologia della Fondazione Mondino di Pavia.

JACOPO PERUGINI

Mi chiamo Perugini Jacopo, per gli amici e i famigliari J o Peru, e per qualche paziente più espansivo, dottor J. Ho la bellezza di 31 aa, di cui ormai 12 passati nel campo della medicina, gli ultimi 5 come dottore, 4 come specializzando ed uno come Neurologo specialista. Come tutti, mi sono buttato nella medicina perché amavo alla follia aiutare gli altri. Fake news, come tutti sono rimasto soggiogato dalle serie tv ambientate negli ospedali che facevano sembrare il ruolo del medico il più figo del mondo. Poi ho compreso che l’ospedale non era sempre così divertente come in Scrubs, anche se può a tratti esserlo, né era un luogo così pieno di dramma e relazioni amorose come in Grey’s Anatomy. Ma ho deciso di continuare lo stesso, perché in fondo ho capito cosa volesse dire davvero fare il medico e da quante piccole parti sfaccettature fosse composto questo meraviglioso ruolo, tra cui, sì, in parte, aiutare chi sta male. Scherzi a parte, l’idea di poter essere di utilità nella vita degli altri in un modo significativo è ciò che mi ha spinto a proseguire nel corso degli studi e della formazione, non sempre semplice, e l’incontro con persone fantastiche, sia tra pazienti che tra colleghi, ha dato il colpo di grazia perché decidessi di ultimare tutto il mio percorso. Ho studiato medicina all’Università Statale di Milano, decidendo, da bravo milanese insopportabile, di svolgere gli studi in inglese, laureandomi nel Luglio 2017 con una tesi improntata su quello che poi sarebbe stato un po’ il mio percorso formativo successivo, ovvero la Neurologia presso l’Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano; ed in particolare sulla Neuroimmunologia; ed in particolare sulla Sclerosi Multipla, un campo che fin da subito mi ha affascinato. Ho proseguito gli studi affacciandomi al mondo del lavoro (sottopagato) come specializzando presso l’Università degli Studio di Milano-Bicocca, dove ho proseguito la mia strada all’interno della Neuroimmunologia, e prendendo sempre più famigliarità ed expertise sulle malattie demielinizzanti del sistema nervoso centrale, tra cui regina è la Sclerosi Multipla. Ho terminato questo percorso di formazione (per quanto poi la formazione non finisca mai) con una tesi su uno dei trattamenti più innovativi e rivoluzionari che ci siano stati in questo campo, collaborando sia con l’Istituto Neurologico Carlo Besta, sia con l’Università Sorbona/Hopital Pitié-Salpetrière di Parigi. Attualmente lavoro nell’ospedale di Sondrio, dove la carenza di Neurologi sta mettendo a dura prova la popolazione montana, continuando sempre ad occuparmi di neuroimmunologia, ma spaziando molto per esigenze contingenti anche ad altri rami della Neurologia. A breve inizierà una nuova esperienza in collaborazione anche con l’Ospedale Niguarda; le prossime pagine del racconto sono quindi ancora in fase di stesura. Questo è stato il mio percorso come Neurologo e Medico, ma non è ovviamente tutto ciò che mi definisce, altrimenti che medico sarei se non avessi una mia parte più tradizionalmente umana. Sono un appassionato di montagna, natura ed escursioni, di sci e ho scoperto recentemente, anche di surf, per quanto non sia un granché. Amo viaggiare, ed in particolare sono rimasto folgorato dalla cultura e dai luoghi visti in Giappone, una realtà così diversa e lontana dalla nostra e difficile da immaginare senza vederla e viverla. Amo la fotografia e mi diletto come fotografo amatoriale; amo in particolare quella di viaggio, ed in un’altra vita forse quella avrebbe potuto essere la mia strada lavorativa; ma ahimè (o meglio ahivoi) tocca che faccia il Neurologo in questa. Amo, come tutte le persone rispettabili (si scherza, sort of), i gatti e, ovviamente, convivo con uno di essi che ho deciso di chiamare Gedeone (il malcapitato si è beccato questo nome per colpa di un video sui social in cui un gatto con lo stesso nome faceva delle facce molto buffe mentre gli passavano la spazzola su tutta la sua fluffyness; inoltre come abbreviazione lo chiamo Jedino o piccolo Jedi, richiamando una saga che non citerò e di cui sono appassionato). Dettaglio che sarebbe meglio non rivelare a paziente, ma che bisogna destigmatizzare: passo molte ore del tempo libero a mia disposizione davanti ai videogiochi; la destrezza manuale che ne deriva però mi aiuta nelle visite, riuscendo a stare quasi sempre nei tempi (brevi) previsti, abbreviando i tempi di battitura, che diciamocelo, sono un grande ostacolo per molti della mia categoria (senza citare generazioni particolari ma sui possiamo dire questa carenza li colpisce un po’ ad effetto BOOMERang). Potrei aggiungere tante altre cose, ma probabilmente diverrebbe eccessivamente noioso, più di quanto non lo sia già. Concluderei con un frase che dico sempre a tutti: “spero non vi tocchi mai avermi come medico, non perché sia incompetente, ma perché una malattia neurologica non è mai una cosa bella, abbiamo tante diagnosi ma non altrettante soluzioni”

MATTIA POZZATO

Il Dott. Mattia Pozzato è Dirigente Medico in Neurologia presso la S.C. di Neurologia ad indirizzo Neuroimmunologico della ASST Valle Olona. La sua attività principale consiste nella gestione dei pazienti neurologici, ed in particolare di quelli affetti da sclerosi multipla ed altre patologie neuroimmunologiche. Sempre in quest’ambito si occupa anche di diverse attività di ricerca clinica volte a migliorare la conoscenza e la cura di queste malattie. Al di fuori del lavoro prova interesse per gli sport, i viaggi, la cucina e l’arte.

SILVIA ROSA

Nata nel febbraio del 1978… all’età di 7 aa volevo fare il medico e dall’alto dei miei 9 anni,  in quarta elementare, ho deciso che avrei voluto curare il cervello delle persone… e da lì non ho mai smesso di crederci… Sono entrata in Medicina pensando di fare il Neurochirurgo, ma dal 2002 ho iniziato da studentessa a frequentare il reparto di Neurologia, -seguendo in particolare gli ambulatori di malattie infiammatorie ed epilessia- e mi sono sempre più appassionata al paziente. Quella bambina che voleva “curare il cervello della persone” ha capito che poteva farlo anche senza entrare in una sala operatoria.. “Spesso il disabile si sente tale anche per lo sguardo degli altri, basterebbe pensare che è semplicemente una persona con un vestito diverso”

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